Auguro buona serata a tutti voi che, numerosi, siete partecipi di questo incontro, fiduciosa che possa suscitare il vostro gradimento e il vostro interesse.
La circostanza che ci riunisce rappresenta un momento importante e particolarmente significativo per la piccola comunità del Cimano. Stasera il sac. Nello Marcuzzi ci presenterà Alc di Ciman, la sua ultima opera, e ne farà dono ai presenti e a tutte le famiglie del paese.
La pubblicazione del libro trova ragione nel legame che da sempre unisce l’autore a questo luogo ed ai suoi abitanti. I presupposti più significativi e determinanti possono essere brevemente descritti all’inizio di questo incontro.
L’autore, nativo di Cornino, è imparentato con molte famiglie del Cimano; insieme a questa comunità il 20 agosto 1961 celebrò l’eucaristia a motivo della sua recente ordinazione sacerdotale. Successivamente tornò talvolta qui a dir messa; così avvenne anche il 20 febbraio dell’anno scorso. Memori che nel 2011 ricorreva il suo giubileo sacerdotale, i fedeli prepararono per la circostanza un piccolo ma inaspettato momento conviviale. Nel fermarsi a discorrere con lui, si discusse dell’opportunità di ricollocare nella cappella del cimitero una riproduzione fotografica dei due quadri, a loro tempo donati dallo stesso don Nello, raffiguranti l’Addolorata e Sant’Emilio duca, quest’ultimo purtroppo trafugato ormai dieci anni fa. Così, il 31 luglio successivo celebrò nuovamente la santa messa al Cimano, con una significativa cerimonia per la collocazione delle copie in cimitero. Fu quello il giorno in cui, intrattenendosi nuovamente con i fedeli e ragionando circa le vicende della frazione, si offrì di scrivere un’opera che riguardasse il paese.
Il libro che ne deriva è il frutto di un lungo e paziente lavoro di ricerca, consultazione, confronto e stesura. In una prospettiva storica, approfondisce gli aspetti geografici, demografici, economici e religiosi, avvalendosi di riferimenti significativi per la cultura locale e ricorrendo anche, ove necessario, al prezioso apporto di altri studiosi.
Alc di Ciman è un libro storico che fa costante riferimento a fatti accaduti, intesi come qualcosa di riguardante il paese, appunto come Alc di Ciman, ma per estendersi a considerare un ampio contesto in cui cercare gli elementi utili a comprenderne origini e significato. Immagini e testimonianze, aneddoti e villotte interpretano lo spirito della collettività; conferiscono all’opera quel carattere di familiarità che ne costituisce l’aspetto peculiare e inducono ad una piacevole lettura. È così che l’alc, il qualche cosa, diventa molto di più: parole e immagini evocano frammenti di vita condivisa, suscitano ricordi ed emozioni, svelano la comunità a se stessa.
È necessaria una breve nota anche circa la particolarità della copertina. I colori ricordano l’ambito in cui è situato il Cimano: il verde chiaro richiama i prati che lo caratterizzano dal tempo in cui venivano utilizzati per il pascolo del bestiame nel feudo di Susans; il verde scuro ricorda gli estesi boschi, preziosa risorsa di legname per il sandanielese; l’azzurro è il vigoroso corso del Tagliamento lungo il quale fin dal ‘500 sorsero i primi mulini. Immancabilmente queste stesse tinte prevalgono nella fotografia della fascia centrale che ritrae l’intero paese visto dal vicino Monte di Muris.
È quindi un libro che prova a raccontare la gente e il territorio di un piccolo paese di campagna nel cuore del Friuli, cercando di cogliere lo spirito che lo anima.
Tanto più se si considera la collaborazione degli abitanti stessi del Cimano, che hanno contribuito a formare una raccolta fotografica e documentale, prima gelosamente custodita nella riservatezza del privato e ora testimone per tutti della storia della frazione. Una parte considerevole di questo materiale si è rivelata un ausilio indispensabile alla realizzazione del libro; l’altra parte, suscettibile di divenire più cospicua, sarà certamente oggetto di altre pubblicazioni e stampe.
A tutti coloro che sono stati variamente partecipi di questo lavoro spetta la nostra gratitudine. A don Nello, che tra poco ci presenterà Alc di Ciman, soprattutto a lui, che ci regala quest’opera e il lavoro paziente e scrupoloso che la precede, dobbiamo la nostra profonda ed inesauribile riconoscenza. Grazie
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